Chi fu la prima vera camgirl dell’era internet? Chi fu la prima donna che si mostrò ad utenti sconosciuti tramite l’uso di una webcam? Questo primato va indubbiamente all’americana Jennifer Ringley. Jennifer Ringley viene oggi considerata la prima camgirl dell’era internet anche se, il suo intento, era di per sé molto diverso da quello di una camgirl di oggi.
Siamo nel lontano 1996. Il 14 aprile di quell’anno, la allora diciannovenne e studentessa Jennifer Ringley collegò una webcam al suo computer e la puntò in modo tale da riprendere la sua stanza nel dormitorio del Dickinson College in Pennsylvania. L’intento di Jennifer era quello di creare una sorta di “esperimento sociale” che permettesse agli internauti di osservare, nuda e cruda, la vita di una giovane studentessa americana 24 ore su 24 e 7 giorni su 7.
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All’epoca, la ragazza non si aspettava che questo semplice esperimento l’avrebbe resa una vera e propria celebrità di Internet. E non immaginava nemmeno che il suo esperimento le avrebbe assicurato anche il titolo di prima camgirl del web. Tuttavia, a ripensarci oggi, era la prima volta in assoluto che la vita di una ragazza giovane e carina veniva messa in bella mostra su Internet alla mercé di tutti, a tutte le ore del giorno e senza epurazioni di sorta.
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Come era Internet nel 1996?
Ma facciamo prima un passo indietro. Servirà per renderci conto di quanto l’Internet che esisteva all’epoca in cui Jennifer diede inizio al suo esperimento sociale fosse diverso da quello di oggi. Innanzitutto il colosso Google era ancora un’idea in fase di sviluppo, tanto che il dominio google.com sarebbe stato registrato solo un anno dopo, nel 1997. Facebook, uno dei social network oggi più utilizzati al mondo, era di là da venire. Avrebbe fatto il suo debutto soltanto nel 2004, otto anni dopo dacché la Ringley iniziò a pubblicare via streaming la sua vita da studentessa al Dickinson College. Quando Jennifer Ringley diede inizio al suo esperimento, gli utenti globali connessi ad Internet erano poco meno di venti milioni. E, nella migliore delle ipotesi, navigavano con Modem a 56k quando non a 28k o a 14k.
Per pubblicare su Internet le immagini di sé stessa e della sua stanza, Jennifer utilizzava una Connectix QuickCam, all’epoca una delle migliori webcam presenti in circolazione. In pratica la webcam scattava immagini in bianco e nero a bassa risoluzione che venivano poi caricate ogni tre minuti su di una pagina web. Jennifer scrisse e sviluppò il codice necessario a pubblicare le immagini provenienti dalla sua webcam su di una pagina web che si aggiornava automaticamente. Era nata la prima “lifecaster” di Internet o, se volete, la prima camgirl! Ed era nata anche l’idea che diede in seguito vita al genere “Reality TV” con programmi di successo come The Truman Show e Grande Fratello (Big Brother).
Jennifer Ringley inizia il suo esperimento
Dall’aprile del 1996 dunque, chiunque avesse una connessione internet poteva collegarsi alla pagina web di Jennifer Ringley e osservare cosa stesse succedendo nella sua stanza. Da prima Jennifer registrò ed utilizzò per il suo esperimento sociale il dominio jennicam.org. In seguito e sull’onda del successo raggiunto acquistò anche il dominio jennicam.com.
All’inizio del suo esperimento Jennifer aveva l’accortezza di spostare la webcam verso il muro durante i suoi momenti di intimità. Ma ben presto queste accortezze vennero completamente dimenticate. Anzi, nei primi anni del suo esperimento la ragazza si esibì in estemporanei spogliarelli di fronte ai fortunati utenti connessi.
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Tanto bastò per rendere il sito di Jennifer uno dei primi fenomeni virali di Internet. Nei momenti di maggior afflusso, il sito di Jennifer raggiunse i 4 milioni di visitatori unici. Gli utenti si connettevano al suo sito e rimanevano lì ad aspettare che caricasse una nuova immagine. La curiosità e la speranza di poter vedere Jennifer nuda o in atteggiamenti intimi li teneva incollati allo schermo per ore.
Jennifer Ringley diventa la Regina di Internet
Nel 1998 la Ringley, terminati gli studi, si trasferì a Washington. Qui decise di ampliare il suo esperimento e di monetizzarlo. Passò da una a tre webcam e creò un accesso premium. In pratica, pagando un piccolo abbonamento tramite Paypal, l’utente aveva diritto a visualizzare un numero maggiore di immagini webcam rispetto a chi non fosse abbonato.
Gli anni passati a Washington furono per Jennifer quelli della consacrazione come vera e propria Regina di Internet. Jennifer pubblicò interviste su riviste più o meno prestigiose e partecipò a numerose trasmissioni televisive tra cui anche il famosissimo “Late Show” di David Letterman. Ebbe anche una breve parentesi come attrice interpretando il ruolo di una camgirl nel telefilm Detective in Corsia (Diagnosis Murder).
Nel frattempo il suo sito era diventato un vero e proprio fenomeno di massa con una media di 3 milioni di visitatori unici giornalieri. Gli utenti si connettevano da casa e dal lavoro con un atteggiamento al limite tra la curiosità e il voyeurismo. Restavano incollati sul sito di Jennifer ad aspettare che la sua webcam trasmettesse una nuova immagine. Chissà, magari nella prossima immagine avrebbero potuto osservare la ragazza nuda oppure in quella ancora dopo…
Lento ma inesorabile arriva il declino
Quando decise di trasferirsi a Sacramento in California, Jennifer documentò il trasloco con un “live” gratuito in cui venne aiutata da Dex, il fidanzato di una sua amica camgirl. Tra i due nacque una relazione anch’essa in parte documentata dalla webcam di Jennifer. Il trasloco a Sacramento sancisce anche l’inizio del declino dell’esperimento sociale di Jennifer. La ragazza trovò un lavoro fisso come “Web Developer” e la si poteva quindi osservare in casa soltanto nelle ore serali.
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Molti utenti che frequentavano il suo sito iniziarono a criticare pesantemente la ragazza. Alcuni la accusavano di aver “rubato” il fidanzato della sua migliore amica, altri la rimproveravano per non essere quasi mai presente in webcam. Alla fine del 2003 inoltre, Paypal interruppe la sua collaborazione con il sito di Jennifer a seguito delle nuove politiche anti-nudo introdotte dall’azienda.
Jennifer decide di oscurare il suo sito
Dopo ben sette anni e più di otto mesi di streaming ininterrotto, la Ringley oscurò il suo sito il 31 dicembre del 2003. Addusse come motivazione principale per la chiusura la nuova politica anti-nudo di Paypal. Probabilmente però, la ragazza voleva anche riappropriarsi della propria vita. Voleva mettere la parola fine per sempre ad un esperimento che, nel bene e nel male, era cresciuto ben oltre ogni sua ragionevole aspettativa.
Bisogna tener presente infatti che l’esperimento di Jennifer fu anche oggetto di dure critiche da parte degli ambienti cattolici americani. In una occasione poi, la ragazza fu persino minacciata di morte dopo che un gruppo di hackers riuscì a comprometterne il sito.
Che fine ha fatto Jennifer Ringley?
Oggi Jennifer Ringley è completamente scomparsa dalla scena pubblica. Non ha più un sito web e non ha alcun profilo sui principali Social Media come Facebook o Twitter. Sappiamo solo che si è sposata, che il suo nome ora è Jennifer Johnson e che probabilmente vive nello Stato della California.
Moltissime altre hanno seguito l’esempio di Jennifer. Una fra tutte è Ana Voog che con il sito anacam.com per un certo periodo ebbe un discreto successo. Nessun’altra però riuscì più a conquistare la notorietà raggiunta da Jennifer e dal suo sito.
Per quanto ci riguarda, ci piacerebbe molto poter chiedere a Jennifer cosa ne pensa del fenomenale successo che al giorno d’oggi le camgirl riscuotono su Internet. Una domanda che, molto probabilmente, è destinata a restare senza risposta.